Bambini al mare? Si, ma con alcune regole

Bambini al mare? Si, ma con alcune regole

La spiaggia è un luogo in cui fare magnifiche esperienze sensoriali.

Il mare è senz’altro una delle mete più gettonate per trascorrere le vacanze estive. Molti bambini apprezzano questo ambiente naturale; qui possono muoversi, giocare, fare esperienze sensoriali davvero magnifiche.

Il contatto con la sabbia, la possibilità di mescolarla con l’acqua, fare impasti e giocare con secchiello e palette, sperimentare il contatto con l’acqua, respirare aria buona, assaggiare il calore del sole. Insomma ci sono davvero un sacco di benefici, tuttavia occorre anche un po’ di cautela e seguire alcune semplici regole comportamentali.

Non tutti gli orari vanno bene. I momenti migliori della giornata per stare sulla spiaggia sono il mattino, non oltre le 10; oppure nel tardo pomeriggio, dopo le 16. In queste fasce orarie il sole non è così forte.

Una volta scelto l’orario più opportuno, è sempre consigliabile proteggere la pelle con una buona crema solare con protezione molto alta +50. In commercio esistono tanti prodotti, scegliamo per loro il migliore. “L’operazione crema” deve essere ripetuta più volte. Se il bambino, giocando, si sporca di sabbia, niente di male, si può sciacquare, asciugare bene e spalmare di nuovo la crema. Anche dopo il bagno è meglio fare un nuovo passaggio di crema.

Anche la testa va protetta, meglio evitare il sole diretto. Il cappellino oppure la bandana devono essere sempre presenti nella borsa da mare.

Con i bambini è sempre bene farli giocare sotto l’ombrellone, oppure sotto una tenda. I raggi solari filtrano comunque, ma con tutte le protezioni adeguate possiamo goderci il giusto relax.

Di tanto in tanto ricordiamoci di bere. Il sole, il caldo, il movimento, fanno perdere molti liquidi, per cui è necessario reintegrarli sorseggiando un po’ d’acqua. Da preferire con temperatura ambiente, NON di frigorifero o gelata.

Passiamo adesso al costume. Un bel paio di slip o culotte sono necessari. Come sappiamo bene, quando  il bambino è impegnato a giocare, non ha tempo di fare attenzione a dove si mette a sedere, non lo facciamo stere nudo, il costume lo protegge da irritazioni e infezioni.

Stessa cosa vale per i piedini. Sandalini o scarpine di tela, per farlo camminare e correre in libertà finchè non si arriva sotto l’ombrellone, dove è possibile toglierli. Assolutamente d’obbligo quando si deve andare nei bagni pubblici o nella zona bar. Le scarpine proteggono i piedi da funghi o allergie, ma anche dal rischio di scottature e lesioni.

Aggiungiamo la regola del bagno. Quando ci si può tuffare in acqua? Almeno dopo tre ore dall’ultimo pasto; che sia un piatto di pasta, un pollo, un panino o un semplice gelato, il tempo che viene stimato e consigliato da tutti è questo.  

Altra accortezza: la sicurezza. Si sa, l’ambiente della spiaggia è assai stimolante per i bambini, vengono attratti da tante cose: l’acqua, i giochi del vicino, un pallone che rotola, un aquilone che vola, banali situazioni che possono trasformarsi in pericoli. Se da un lato è bene lasciar vivere in tutta libertà questa esperienza, è altrettanto importante la sorveglianza.

Conclusa la giornata in spiaggia, non deve mancare una bella doccia, per eliminare ogni traccia di sabbia e di salmastro; poi ancora un po’ di crema idratante per dare sollievo alla pelle.

Dopo una buona cena insieme alla famiglia e un sonno riposante, siamo di nuovo pronti per una nuova entusiasmante giornata al mare.                                                            

BUON MARE A TUTTI I BAMBINI E A TUTTE LE BAMBINE..!

[Fonte testo: Massimiliano Briganti, educatore e psicomotricista funzionale]

[Fonte foto: http://www.escapemarketing.net/ ]

                                                                                                          

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